La Comunicazione Aumentativa

“La comunicazione non avviene solo con le parole, ma con ogni gesto, sguardo e segno che unisce gli esseri umani."

Margaret Meade

La comunicazione non si limita alle parole, ma si manifesta in ogni gesto, sguardo e segno che permette agli esseri umani di connettersi tra loro.

Ogni forma di espressione, verbale e non verbale, gioca un ruolo fondamentale nel costruire legami e comprensione reciproca.

Anche quando le parole non sono sufficienti o possibili, altre modalità comunicative, come i gesti, gli sguardi o l'uso di simboli, possono trasmettere significati profondi e creare connessioni autentiche tra le persone.

La comunicazione è un processo dinamico e multifaceted che va oltre i confini del linguaggio parlato.

LA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA

Comunicare è un bisogno ed una priorità per ogni persona; la comunicazione è un fondamentale diritto umano. Nella comunicazione si apre la relazione con l’altro e si crea la nostra identità personale. In situazioni di normalità la comunicazione avviene attraverso le parole, la scrittura e il linguaggio del corpo; in molti casi di disabilità cognitiva, sensoriale o motoria, chi ne è affetto non può affidare la sua comunicazione al corpo, all’espressione del viso, alla sua voce o alla scrittura.

Le conseguenze del disturbo della comunicazione si innestano quindi sul piano relazionale, linguistico, cognitivo e sociale e comportano sempre una situazione esistenziale faticosa.

L’ aggettivo “Aumentativa” (traduzione dal termine inglese Augmentative) indica come le modalità di comunicazione utilizzate siano tese non ha sostituire, ma ad accrescere la comunicazione naturale: l’obiettivo dell’intervento deve essere infatti l’espansione delle capacità comunicative tramite tutte le modalità e tutti i canali a disposizione.

La C.A.A. non è quindi sostitutiva del linguaggio orale e neppure ne inibisce lo sviluppo quando questo è possibile; si traduce invece sempre in sostegno alla relazione, alla comprensione e al pensiero. L’aggettivo “Alternativa” viene usato sempre meno perché presuppone di sostituire le modalità comunicative esistenti.

In ambito riabilitativo la CAA rappresenta un approccio rivolto a persone con bisogni comunicativi complessi e comprende l’insieme di strategie e tecnologie che migliorano la comunicazione.                                                                                                       

L’obiettivo principale diventa quindi il mettere ogni persona con complessi bisogni comunicativi nelle condizioni di poter attuare scelte, esprimere un rifiuto, un assenso, raccontare, esprimere i propri stati d’animo, influenzare il proprio ambiente e quindi auto-determinarsi diventano protagonista della propria vita.

Un intervento di CAA può essere messo in atto per persone che presentano quindi disturbi della comunicazione evolutivi o acquisiti, temporanei o permanenti in età evolutiva o adulta.

FALSI MITI DA SFATARE SULLA CAA

  • Rallenta o blocca lo sviluppo del linguaggio

  • Richiede un certo livello cognitivo 

  • Ė solo per chi non parlerà mai

  • Non é adatta se ci sono problemi di comportamento

GLI STUDI DIMOSTRANO INVECE CHE LA C.A.A

  • Ha uno sviluppo positivo sullo sviluppo del linguaggio e della comprensione

  • Abbassa i livelli di frustrazione e i relativi comportamenti problema

  • Migliora l’immagine e la stima di sé 

  • Aumenta la partecipazione alla vita quotidiana 


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